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Arrivano i nuovi voucher per il lavoro occasionale

Nuovi voucher per lavori occasionali, ecco come funzionano. Escluse le aziende con più di 5 dipendenti, le imprese dell’edilizia, gli appalti e prestazioni inferiori alle 4 ore.

Ai sensi della legge 96/2017, dal 10 luglio è possibile utilizzare i nuovi voucher, in sostituzione dei precedenti cancellati circa 3 mesi fa.

In pratica, viene riammessa la possibilità di utilizzo di prestazioni temporanee e occasionali, con precise indicazioni temporali ed economiche, d’importo e di tempo.

Il contratto messo in campo dai nuovi voucher prende il nome di “contratto di prestazione occasionale“, applicabile per le aziende e la Pubblica Amministrazione.

All’accesso al nuovo contratto sono escluse:

  • le aziende con più di 5 dipendenti
  • le imprese dell’edilizia e dei settori affini
  • gli appalti e prestazioni inferiori alle 4 ore
  • chi ha avuto nei 6 mesi precedenti un contratto con l’azienda che adesso lo paga in buoni

Le novità dei nuovi voucher

I nuovi voucher sono un vero e proprio contratto di lavoro che possono utilizzare solo le microimprese sotto i 5 dipendenti.

Il tetto annuale è 5.000 euro dallo stesso datore di lavoro, e non più di 2.500 euro, come per i precedenti.

Tuttavia, rispetto ai vecchi, i nuovi voucher:

  • sale a 9 euro/ora (dai 7,50 euro netti) il compenso per chi svolge attività presso le imprese
  • si alza al 33% la quota di contributo a carico del datore

Il voucher deve essere attivato almeno un’ora prima dell’inizio dell’attività.

Non si potrà inoltre più comprare dal tabaccaio: la gestione dovrebbe essere affidata all’Inps esclusivamente in via telematica, per poter essere tracciabili.

Rimaniamo in attesa che l’Inps metta online la piattaforma necessaria per la gestione dei nuovi adempimenti.

 

Codici tributo

Dopo l’abolizione dei voucher utilizzati per pagare il lavoro occasionale, in occasione della conversione in legge del dl 50/2017 sono state introdotte nuove regole per questo tipo di attività lavorativa, differenziate in funzione degli utilizzatori:

  • persone fisiche, più semplicemente identificate come “famiglie”
  • aziende, professionisti, pubbliche amministrazioni

Le famiglie per pagare utilizzeranno il “libretto famiglia”, mentre aziende, professionisti e PA  faranno riferimento a “contratto di prestazione occasionale”.

Da qui le due causali definite dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 81/E 2017.

  • Lifa
  • Cloc

destinate a essere utilizzate nel modello F24 Elide o nell’F24 enti pubblici se a pagare è una pubblica amministrazione.

In entrambi i casi tutta la procedura sarà gestita dall’Inps tramite una piattaforma informatica, su cui convergeranno i versamenti effettuati dai committenti, le informazioni relative alle singole attività svolte, gli importi effettivamente pagati ai lavoratori.

Questa piattaforma, al pari delle indicazioni di applicazione della norma, non è ancora pronta. Si attende la pubblicazione di una circolare da parte dell’Inps.

FONTE: BibLus-net by ACCA – biblus.acca.it

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