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Cartelle Equitalia: via Pec anche per gli imprenditori individuali

equitaliaDiventa sempre più importante controllare costantemente la propria casella Pec: con il comunicato stampa del 26 agosto Equitalia annuncia infatti che, dopo le società di persone e di capitali, anche alle persone fisiche titolari di partita Iva saranno notificate le cartelle di pagamento attraverso la Posta Elettronica Certificata (PEC).

Quella che può essere vista come una semplificazione (in quanto tutti i contribuenti possono così verificare in tempo reale i documenti inviati da Equitalia con indicazione esatta del giorno e ora della notifica), rischia tuttavia di rappresentare un reale problema ove la casella Pec non sia correttamente gestita dall’imprenditore.

Le semplificazioni
– Equitalia coglie l’occasione per passare in rassegna le principali semplificazioni per i contribuenti che sono state recentemente introdotte.

In prima fila, come appare ovvio, è presente la rateizzazione degli importi.
Con il comunicato stampa di ieri si ricorda che per debiti fino a 50 mila euro è sufficiente una semplice domanda senza aggiungere altri documenti ed, inoltre, in presenza di particolari condizioni previste dalla legge si può ottenere un piano di pagamenti dilazionato fino a 10 anni, prorogare una rateizzazione già in corso o chiederne una successiva in caso di nuove cartelle.

Viene inoltre ricordato che, per chi vanta dei crediti erariali o crediti commerciali nei confronti della pubblica amministrazione, è possibile procedere alla compensazione degli importi rivolgendosi a Equitalia per tutta l’assistenza necessaria.

Tra le semplificazioni viene inoltre richiamata, da ultimo, la possibilità di richiedere la sospensione della riscossione direttamente ad Equitalia nel caso in cui si ritenga che gli importi richiesti dagli enti creditori non siano dovuti.
In tal caso è lo stesso Agente della riscossione a farsi carico di inoltrare all’ente creditore la documentazione presentata, evitando così al cittadino la spola tra uffici pubblici.

Le tutele –
Non solo semplificazioni; anche le tutele del contribuente svolgono un ruolo essenziale e vengono quindi richiamate nel comunicato in oggetto.

A tal proposito, Equitalia coglie l’occasione per ricordare come sia impedito il fermo amministrativo per i veicoli che rappresentano beni strumentali, necessari per lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Importanti sono inoltre le tutele poste a favore dei contribuenti con riferimento al patrimonio immobiliare: viene richiamato infatti il limite minimo di 20 mila euro (al di sotto del quale non è possibile iscrivere ipoteca), precisando che non è comunque consentito pignorare la prima casa di proprietà dove il contribuente risiede, mentre è possibile procedere sugli altri immobili solo per debiti elevati, superiori a 120 mila euro.

Anche nel caso di azioni su stipendi o pensioni, la quota pignorabile procede per gradi (da un decimo a un quinto), salvaguardando in tal modo le necessità dei contribuenti con meno disponibilità economica.
Inoltre, nel caso di pignoramento di somme depositate sul conto corrente del debitore, non è comunque possibile includere l’ultimo stipendio o pensione affluiti sul conto, che resta nella piena disponibilità del contribuente.

FONTE: fiscal-focus.info

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