Studi di settore: 190mila lettere in arrivo

studi-di-settoreComunicazione delle anomalie per incentivare il ravvedimento.

Premessa – L’Agenzia delle Entrate sta per mandare 190mila comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore per consentire ai contribuenti di valutare la propria posizione e scegliere di fornire chiarimenti all’Agenzia o rimediare mediante ravvedimento operoso.

Il nuovo rapporto – Il fisco e l’Agenzia delle Entrate stanno sempre più cercando di intraprendere la strada dell’adempimento spontaneo degli obblighi tributari come nuova leva di contrasto all’evasione fiscale. Muta infatti la strategia dell’Amministrazione Finanziaria finalizzata ora, più che in passato, ad assicurare la tax compliance dei contribuenti mettendo a loro disposizione i dati conosciuti dall’Amministrazione e stimolandoli così a correggere spontaneamente i propri errori.

Nuovo ravvedimento – Proprio nel tentativo di perseguire tale obiettivo la Legge di Stabilità 2015 (art. 1, comma 636, Legge n. 190/2014) ha rinnovato profondamente l’istituto del ravvedimento operoso, prevedendo un’estensione dei termini per la regolarizzazione delle violazioni. In quest’ottica, la stessa Legge di Stabilità 2015 demanda alla competenza dell’Agenzia delle Entrate il compito di definire le modalità di condivisione di elementi e informazioni a disposizione del Fisco con i contribuenti e la Guardia di Finanza, al fine di incentivare le regolarizzazioni spontanee.

Provvedimento Agenzia Entrate
– A tal fine, con provvedimento del 18 giugno 2015, l’Agenzia delle Entrate ha definito il pacchetto di dati a disposizione dei contribuenti soggetti agli studi di settore e fissate le modalità di dialogo preventivo con il Fisco.

Lettere Agenzia Entrate – Il provvedimento prevede l’invio da parte dell’Agenzia delle Entrate a oltre 190mila contribuenti dell’invito a consultare il Cassetto fiscale aggiornato con le comunicazioni di anomalia sugli studi di settore relative al triennio 2011-2013.

Recapito – L’invito del Fisco arriva agli intermediari delegati al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi; poi un invito ad accedere al proprio cassetto fiscale arriverà agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) attivati dai contribuenti e via mail o sms, nel caso dei soggetti direttamente abilitati ai servizi telematici delle Entrate.

Giustificazioni – I contribuenti, anche tramite intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, potranno fornire chiarimenti e precisazioni tramite i software gratuiti che saranno messi a disposizione dalle Entrate sul sito www.agenziaentrate.it nella sezione dedicata agli Studi di settore (raggiungibile dal percorso: Home – Cosa devi fare – Dichiarare – Studi di settore e parametri – Studi di settore – Software) oppure il contribuente potrà procedere con la regolarizzazione spontanea delle violazioni tramite l’istituto del ravvedimento operoso.

I dati degli studi di settore –
Oltre alle comunicazioni di anomalie, le Entrate mettono a disposizione del contribuente: gli inviti a presentare i modelli studi di settore, se non ha provveduto; i modelli di studi di settore trasmessi; l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di settore; le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario per comunicare eventuali giustificazioni su situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli studi; le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore; le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore. Sempre nell’intento di collaborare con il contribuente, il Fisco fornirà anche il prospetto su base pluriennale dell’andamento dei dati dichiarativi relativi agli studi di settore applicati e il documento di sintesi dell’esito dell’applicazione degli studi di settore sulla base dell’ultima versione del software Gerico.

FONTE: fiscal-focus.info